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martedì 8 novembre 2011

LE CAUSE HANNO UN NOME BEN PRECISO: DISSESTO IDROGEOLOGICO


Ottobre-Novembre 2011. In Italia abbiamo avuto tre eventi atmosferici di notevole consistenza ed a questi hanno fatto seguito altrettanti eventi catastrofici: un allagamento (Roma) e due alluvioni (Spezzino-Lunigiana e Genova).

I cittadini piangono i MORTI
Gli speculatori se la ridono (ricordate L’Aquila?) per i lauti profitti che faranno con gli APPALTI per le RICOSTRUZIONI
I politici sono impegnati nello sport a loro più congeniale: lo SCARICABARILE

Tutti impegnati a commemorare i morti; tutti a dichiarare giornate di lutto; tutti a fare la conta dei danni; tutti a chiedere SILENZIO nel rispetto dei morti e dei danni.
Noi siamo con le popolazioni che soffrono (Loro, non i politici e gli speculatori), siamo con il loro (Loro, non dei politici e gli speculatori) dolore.
Però non intendiamo né possiamo stare in silenzio.

E forte gridiamo: LA RESPONSABILITA’ ESISTE, LA CAUSA E’ CHIARA ed ha un nome ben preciso:
     D I S S E S T O     I D R O G E O L O G I C O!!!

Dissesto idrogeologico significa: disboscamenti selvaggi; cementificazione; riduzione degli alvei dei fiumi in canali (spesso pure di dimensioni ridotte) di cemento; costruzione di parcheggi interrati intercettando la falda acquifera; coprire centinaia di ettari di terreno con teli impermeabili; perforare montagne magari per opere inutili ma speculative (il TAV FI-BO ha solo ridotto di 10 minuti il percorso tra queste due città, rispetto alla linea “storica”, quando bastava qualche miglioria su questa seconda e si sarebbero risparmiati (noi cittadini) miliardi e il prosciugamento di decine di sorgenti già oggi (e domani?); strade, superstrade, autostrade ovunque….e la lista potrebbe continuare.

Una società che pone al suo centro non l’Uomo, bensì i Consumi ad iniziare dall’auto non può avere alcun futuro.

Una domanda ai nostri amministratori:
       COSA PUO’ COMPORTARE l’INTERCETTAMENTO
     DELLA FALDA ACQUIFERA?

Sì, perché il parcheggio che la CURIA intende costruire in San Bartolomeo in Pantano e che voi volete autorizzare andrà con i suoi 12 metri di profondità ad intercettare la falda che si presenta ad appena 2,5/3 metri dal piano di campagna.

Noi, una cosa abbiamo compreso: NIENTE SARA’ COME PRIMA.

Se non siete capaci di garantire al 100% che niente accadrà nei prossimi decenni; se anche un solo 10% di eventualità esiste (ed esiste); ebbene, noi gridiamo forte:

IL PARCHEGGIO INTERRATO DI SAN BARTOLOMEO
IN PANTANO NON LO SI DEVE COSTRUIRE.

Ovviamente non ci possiamo né dobbiamo accontentare di vostre “assicurazioni” basate solo sul nulla. Di esperienze in Italia ne abbiamo a iosa: dicevano anche al Vajont che niente sarebbe accaduto: la paleo-frana non si sarebbe mai mossa. Solo per prendere il caso più eclatante…..anche a Genova niente sarebbe accaduto quando riducevano i fiumi in canaletti di cemento e cementificavano tutto l’ex alveo.


FERMARLI E’ POSSIBILE !
FERMARLI E’ UN DOVERE !


Il Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”
si riunisce il 2° e 4° martedì del mese
in via Argonauti, 10 PISTOIA


Pistoia novembre 2011

                   

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