Cerca nel blog

mercoledì 23 novembre 2011

CONVEGNO di domenica 20

Di seguito l'intervetto fatto da Antonio
a nome del nostro Comitato.


Non accade spesso che un Comitato di cittadini, un Comitato di lotta impegnato in una battaglia per salvaguardare il proprio territorio dalla devastazione prodotta da qualche progetto scellerato incontri sulla propria strada Associazioni di Intellettuali, Associazioni di storici. Certo la nostra immaginazione ci aveva già portato a vedere nella SALVAGUARDIA del Complesso Monumentale dell’ex Monastero di san Bartolomeo uno degli elementi su cui batterci, insieme a tanti altri elementi che sono insiti nella nostra battaglia: pericoli idrogeologici, aumento esponenziale del traffico in un quartiere “chiuso”, salvaguardia delle alberature presenti ed altri ancora.
Come ebbe a dire la signora Lucia Gai in un incontro preparatorio a questo convegno ..”gli intellettuali devono andare incontro ai cittadini”.
Così è stato….. e così è nato questo convegno.
Un grazie alla signora Lucia Gai e Gianluca Chelucci per il loro impegno, per mettersi in gioco su una battaglia di salvaguardia del Patrimonio Monumentale che ci vede uniti in questa giornata, ma speriamo e sappiamo che così sarà anche nel prosieguo della battaglia.
La frase della signora Gai sarebbe più opportuna pronunciata per i politici, i quali sembra che si lamentino (solo apparenza e nulla più) del distacco dei cittadini dalla politica. Intanto dovrebbero essere i politici, gli amministratori ad andare alla gente, a coinvolgere i cittadini nelle scelte di gestione della cosa pubblica, nelle scelte di gestire la città.
Così non è.
Noi abbiamo saputo di questo progetto non grazie all’impegno di amministratori di coinvolgere i cittadini, ma esattamente il contrario.
Nell’autunno 2010 dalle nostre finestre abbiamo assistito a dei lavori sul campino dove dovrebbe edificarsi il parcheggio. Chiesto agli operai cosa stessero facendo la risposta non destò in noi molte curiosità: saggi di scavo archeologico. Normale che in una città quale la nostra, in una zona a ridosso del primo manufatto architettonico edificato, tuttora in uso si effettuassero saggi di scavo archeologico. Diverso il discorso allorché nel marzo-aprile di quest’anno abbiamo visto la presenza di trivelle e i lavori che si sono protratti per diverso tempo. Solite domande e risposte, questa volte evasive. Poi si viene a sapere che effettuano ricerche idrogeologiche, ricerche sulla falda, ricerche sulla composizione geologica dei terreni in profondità. E qui la curiosità si fa avanti. Non è facile sapere qualcosa. Ma Pistoia è piccola e basta un amico “inserito” e si viene a sapere che si sta operando in previsione di un progetto di parcheggio interrato.
L’amico ci dà varie informazioni, altre le si trovano con altre conversazioni, ma ancora non conosciamo bene cosa si sta ipotizzando. Questo però ci è bastato per allarmarci, e parlo dei 15 appartamenti dell’immobile attualmente occupante la parte sud dell’ex Monastero. Si organizza un’Assemblea di condominio e tutti esprimono le loro paure, i loro disagi di fronte all’ipotesi di un cantiere a pochi metri dal muro perimetrale dell’immobile, il loro disagio a sapere di un cantiere che sbancherà per oltre 10 metri tutta l’area del campino.
Nasce la necessità di appellarsi al Sindaco. Lo facciamo con una lettera e chiediamo un incontro.
Di questo incontro ci rimane la nostra frustrazione nel vedere il sindaco armaneggiare per tutto il tempo il suo cellulare, i due assessori interessati al progetto a dichiararsi stupefatti delle nostre informazioni, oseremo dire incazzati perché eravamo informati su quanto essi stavano tramando, in combutta con la CURIA, sui terreni a ridosso, ripeto, delle nostre abitazioni.
Non una, ma una che fosse una, volta hanno nominato il parcheggio interrato. Non abbiamo alcun dubbio a definire questo atteggiamento col termine di OMERTA’.

Delusi e amareggiati da questo incontro che non è stato un incontro: nel senso che niente hanno recepito, né avevano intenzione di farlo, di quanto da noi affermato; nessuna risposta alle nostre domande; nessun chiarimento sui loro propositi. Niente di niente!

A noi non è rimasto che la decisione che questo non doveva passare inosservato alla città.
Abbiamo deciso, ricordo: gli inquilini di un immobile; di far conoscere alla città quanto si andava a progettare sulle nostre spalle.
Abbiamo avuto un riscontro inaspettato al nostro intervento informativo. Tutto il quartiere si dichiarava contrario, in città abbiamo ottenuto grosso sostegno.



E da questa rispondenza è nata l’esigenza di una Assemblea di quartiere, che però coinvolgessi anche tutta la città. Assemblea ovviamente organizzata in Piazza San Bartolomeo, per ribadire la nostra volontà di riportare questo spazio alla socialità del quariere.
In questa occasione, intendiamo sottolineare, che l’Amministrazione Comunale e la Curia, esecutrice dell’operazione speculativa ricordiamo,  hanno voluto inviarci un messaggio chiaro e deciso: l’operazione si farà, e se vi volete opporre fate pure, ma trasformaremo il tutto in un problema di ordine pubblico. Questo messaggio ci è stato inviato con l’”occupazione” militare della piazza: per una Assemblea di quariere c’era la presenza di circa 40 tra polizia, carabinieri e tutto il reparto digos schierato.
Ancora più ridicoli si sono dimostrati allorché si è organizzata la prima riunione del Comitato, nato nel Assemblea del 14 luglio, anche questa convocata nella Piazza (e se adesso abbiamo cambiato sede lo si deve solamente al tempo meteorologico): per la riunione di un Comitato di cittadini abbiamo avuto la “presenza” di ben 15 sempre tra polizia e carabinieri e ovviamente tutto il reparto digos.

La prima mossa del Comitato è stata la decisione di scrivere una petizione popolare e di raccogliere su questa le firme dei cittadini. Con un risultato inaspettato: più di mille firme in pochissimo tempo, e tuttora, quando possiamo andare a fare il banchetto il sabato mattina sul mercato, decine di cittadini vengono a firmare. Ovviamente non sono state prese neppure in considerazione dai nostri Amministratori, troppo impegnati nel servilismo verso la Curia da poter pensare ai cittadini.
Qui occorre evidenziare cosa intendono i nostri Amministratori, ci riferiamo in particolar modo agli assessori Pallini e Ginanni, per confronto con i residenti, con i cittadini.
Abbiamo organizzato, per il sabato 4 ottobre, una conferenza stampa e convocato gli assessori di cui sopra da poter consegnare le prime 1.000 firme.
Ovviamente, scusateci la ripetizione, sempre in piazza San Bartolomeo.
Non solo gli assessori si son ben guardati dal venire. Per loro democrazia non significa evidentemente: i politici che vanno dai cittadini, ma l’esatto contrario: ossia i cittadini devono andare dai politici, per chiedere, magari genuflessi e a capo chino.
Addirittura ci hanno risposto, proprio così: CI HANNO RISPOSTO ancor prima che noi parlassimo con i giornali. Ovviamente, tutta la campagna d’informazione da noi condotta, tutte le domande che gli abbiamo posto han fatto sì che sapessero cosa noi intendiamo volere. E nella loro risposta hanno dimostrato tutta la loro falsità e la loro menzogna, anche se non ne avevamo necessità: ce lo avevano già chiaramente dimostrato.
L’aumento del traffico hanno scritto, senza alcun pudore, sarà del 4%.
Vediamo come hanno tirato fuori questo dato. Ovviamente lo hanno fatto con una consulenza esterna (quando si vuole i soldi si trovano!).

La percentuale di traffico veicolare secondo questo “ingegnere del traffico” nasce dal prendere l’ora di maggiore traffico nel giorno di maggiore affluenza in città. E questo è il traffico veicolare medio. Ovviamente che in altri orari e altre giornate ci sia meno della metà di macchine che percorrono le strade del centro niente importa. Ha calcolato quante macchine in un’ora normale di una giornata normale frequenteranno il parcheggio.

Così è nato questo dato del 4%. Primo: si è preso tutto il traffico, per di più come detto, il massimo di tutta la città. Mentre le auto che usufruiranno del parcheggio passeranno solamente dal quartiere di San Marco.

Come chiamare questa “operazione” se non falsa?

E con la stessa falsità ci hanno parlato di Un bellissimo giardino che nascerà sopra il parcheggio. Ricordiamo un po’ di dati: 4.700 metri (quasi mezzo ettaro) sarà la dimensione del parcheggio. Sulla soffittatura di questo, ovviamente in solido cemento armato verrà riportato un metro di terra. Ma quale giardino con un metro di terrà? alberi? sorvoliamo

Il Comitato ha presentato agli uffici del Comune e agli Enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi varie osservazioni, ha posto varie domande. Cosa abbiamo avuto in cambio: NIENTE di NIENTE!



Il Comitato, dicevamo, ha presentato una prima lista di 1.000 firme di cittadini, tra cui diverse figure significative e importanti della città, sia del mondo intellettuale ma anche economico, nonché più della metà dei residenti (esclusi i minorenni) del quartiere.

Che fine hanno fatto, vorremmo chiedere agli Assessori e al Sindaco? Non sarebbe un atto di Democrazia ascoltare questi cittadini ancor prima che la CURIA con la sua speculazione?
Ovviamente abbiamo consegnato copia di queste firme anche alla Curia con la richiesta di un incontro. Risposta: nessuna. Questi, della loro speculazione non intendono neppure parlarne con i cittadini.

Molto potremmo dire delle osservazioni da noi fatte, dei dubbi da noi posti, delle domande  fatte…ma il tempo non ci permette di elencare tutto il nostro lavoro. Potete però leggere nella seconda parte del DOSSIER, nell’Allegato tutto questo.

Ripetiamo: Democrazia significa governare, gestire la cosa pubblica per il popolo. Ma davvero così è oggi in Italia? Il comportamento sia dei tecnici che degli Amministratori non pare sia in questa direzione. Si rifiutano di venire a prendere le firme, si rifiutano di ascoltare i cittadini, dimenticano in un cassetto 1.000 e più firme. Però devono dimostrare di essere democratici, di portare avanti questo scellerato progetto non per servilismo ma per gli interessi dei cittadini. Ed allora organizzano un Forum telematico: vorremmo sapere quanti vi hanno risposto. Spero ce lo vogliamo comunicare. Organizzano riunioni in Comune con le associazioni di categoria, con le associazioni culturali; ed infine invitano i cittadini ad andare ad ascoltare le loro belle falsità le loro menzogne.

Rubo ancora pochi secondi e termino sulla democrazia del loro percorso riportando l’intervanto del delegato della Soprintendenza ad esempio di quanta demagogia e ipocrisia, e solo queste, abbiano utilizzato nella loro presunta fase istruttoria. 

Riprendiamo dall’allegato “E”  al verbale della terza riunione della Conferenza dei Servizi (riunione del 05/10/2011)

“Pur rinnovando, in linea di massima, una valutazione preliminare di compatibilità della destinazione a parcheggio interrato dell’area a resede del complesso di San Bartolomeo, si fa presente che nello sviluppo della fase istruttoria e in precedenti incontri sono state richieste modifiche e integrazioni della documentazione progettuale, in particolare per quanto attiene alla prossimità del fronte di scavo rispetto ai corpi di fabbrica del complesso conventuale, richiedendo un arretramento di circa cinque metri dal piede degli edifici, al fine di garantire una più efficace salvaguardia delle strutture edilizie”.

Ma lo stesso risultato lo ha leggendo anche le osservazioni degli altri uffici ed Enti.
Solo la mancanza di tempo ci impedisce di leggere ancora, però rimandiamo alla lettura, chi avesse dubbi e fosse interessato a tutta la documentazione che potete trovare sul sito del Comune.
Non possiamo però non leggere quanto ridicoli sono i progettisti lautamente pagati dalla SPA e dalla Curia.
A proposito dei disagi prodotti dal cantiere, specificatamente in questo caso dalle decine di camion impegnati al trasporto di qualcosa come circa 53.000 metri cubi di terreno asportato.   

      5.5.3   Diffusione di rumori
      Premesso che da uno studio apposito sulla mobilità ed il traffico dell’area –citato
      nella Valutazione Integrata a corredo della documentazione di progetto dell’U.M.I. A –
      allo stato attuale la parte di città limitrofa all’area di cantiere è interessata ad un traffico
     abbastanza consistente, non è prevedibile che il transito degli automezzi sia in 
     entrata che in uscita dall’area di cantiere possa incidere significativamente
     sull’inquinamento acustico presente nell’area

Della serie: siete già ridotti male, cosa volete che sia ridotti ancora peggio.



Andiamo a terminare questo nostro intervento con la domanda con cui forse dovevamo iniziare:

      Dove sta l’utilità di questo parcheggio?
      E’ veramente necessario?

Nel nostro DOSSIER potete leggere la pagina 106 dal P.U.M. :“ANALISI DELLA SOSTA”, dove si riportano i risultati di una indagine sulla sosta nel Centro Storico.
Ad una offerta complessiva, ripetiamo all’interno della “città murata” di 4.551 posti auto.
Abbiamo la domanda di necessità di parcheggio di 4.095 in ora di punta dei giorni infrasettimanali medi, che aumentano a 4.516 nei giorni di mercato.
Abbiamo uno scarto di alcune centinaia di posti auto in esubero.
Inoltre dobbiamo ribadire che la nostra zona, la zona est di Pistoia è servita dal parcheggio scambiatore di via Cellini: sebbene uno dei più utilizzati (in quanto gratuito?) non lo vediamo mai completo nei suoi posti auto.

Abbiamo il parcheggio interno all’ospedale del Ceppo: 200 posti sono riservati al personale, ma 134 sono blu ossia utilizzabili a pagamento da tutti: mai possiamo vedere questo parcheggio (nei posti blu, ripetiamo) con più della metà dei posti occupati.
E questo parcheggio tra due anni sarà nella sua completezza (340 stalli) a servizio completo della città.
Diverso discorso per il viale Matteotti, dove non vi è parcheggio, ma posti in sosta “TOLLERATA” come si legge a pagina 106 del P.U.M.: sempre completamente esaurito.
questo per ricordare che si preferisce parcheggiare possibilmente gratuitamente.

A pagina 9 del DOSSIER riportiamo le tariffe che la ditta effettuerà. Come pensano di essere competitivi con i costi del Parcheggio Pertini, 2 euro tutta la giornata?

Ma ritorniamo alla domanda iniziale.
Quale risposta abbiamo ottenuto: nessuna, ovvio.

La risposta però è chiara e precisa: NON VI E’ ALCUNA NECESSITA’ DI QUESTO PARCHEGGIO INTERRATO.
Ed allora? diciamo e gridiamo forte: è solamente un’operazione speculativa della CURIA.

Piuttosto ripetiamo anche qui la nostra proposta, che oltretutto nasce dall’accettazione del Piano Cervellati: LEGALIZZARE, ripetiamo Legalizzare, ossia portare alla luce, riportare alla legge un parcheggio che già esiste dietro la chiesa. Un parcheggio abusivo, illegale, a pagamento. Per il quale non un euro viene versato di tasse. Tutto abusivo. Ma quando parliamo di questo tutti, tecnici e amministratori diventano come le tre scimmiette: non sentono, non vedono, non parlano.
Eppure il parcheggio che il Piano Cervellati prevede per la liberazione della piazza, che il P.U.M. prevede quale alternativa al parcheggio in piazza già esiste. E’ solamente necessario far rispettare le leggi. Ripetiamo: RISPETTO DELLA LEGGE. O forse il prete e la CURIA sono al di sopra delle leggi?
La nostra proposta, che ripetiamo, nasce dal Piano Cervellati è di portare i 50 stalli presenti in via e piazza San Bartolomeo dietro la chiesa, mantenendo la situazione attuale. Si avrebbe l’occupazione di meno di 1.000 metri dei 7.700 di tutta l’area. Si potrebbe pertanto parlare veramente di un giardino pubblico ad iniziare dal mantenimento delle alberature presenti. Inoltre intendiamo proporre di utilizzare il campino, abbandonato da anni (così come si sono abbandonati gli ampi spazi dell’ex Circolo MCL, così come si è voluto abbattere la struttura che ospitava il gioco delle bocce: il tutto in previsione della edificazione del parcheggio interrato) per la costruzione di “ORTI URBANI”. Sarebbe un ritorno al passato: L’ANTICO ORTO… era il titolo di questo Convegno. Sarebbe un mettere a disposizione del quartiere uno spazio già in tal senso utilizzato, anziché utilizzarlo per una speculazione e una cementificazione.






Nessun commento:

Posta un commento