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venerdì 4 novembre 2011

Alluvione a Genova

Ancora una volta si piangono morti. Noi, piangiamo i nostri morti. Gli speculatori, gli industriali, come la notte dell'Aquila, se la ridono per i lauti profitti che faranno per la ricostruzione. Ignobili! Mentre i politici si scaricano le responsabilità e si lavano le mani. Ignobili!
E le cause? chi va a cercare le cause?
Fiumi ridotti a piccoli canali di cemento, disboscamenti selveggi, cementificazione, ospedali costruiti sull'acqua, montagne perforate per opere inutili, parcheggi interrati che intercettano la falda acquifera, strade ovunque.
Una domanda?
Il parcheggio interrato di San Bartolomeo intercetterà la falda acquifera, intercettata a circa 2,5/3 metri dal piano di campagna. Cosa può produrre inserire un "corpo" estraneo (e neppure tanto piccolo: 53.000 mtcubi), come dire porre una diga nella falda di superficie?
A questa domanda tutti i geologi sentiti non hanno saputo rispondere. Su di una cosa però tutti concordano: NIENTE SARA' COME PRIMA.
Come dire che qualcosa potrebbe accadere. Non si può sapere cosa e quando e come. Ma qualcosa potrebbe accadere.
Certezza che ciò non potrà essere? NESSUNA!
Ed allora noi diciamo: perchè costruire un'opera (per di più non utile, contrariata da tutti i residenti del quartiere, nonchè dalle associazioni civili) quando non si possono sapere gli effetti che può avere nei decenni futuri per la stabilità del quartiere, della città?

Vogliamo chiedere al signor Pallini e alla signora Ginanni se vogliono sottoscrivere un impegno col quartiere di San Marco e con la città tutta che niente accadrà nei decenni futuri causato dall'intercettazione della falda acquifera prodotta dal parcheggio della Curia che loro intendono autorizzare. Attendiamo una loro risposta. 

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