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mercoledì 30 maggio 2012

TERMINE DELLO SCIOPERO DELLA FAME

Mercoledì 30 maggio 2012




Questa mattina il Tribunale del Riesame si è riunito in camera di consiglio per decidere della mia detenzione domiciliare. Per la sentenza dispone di 5 giorni per emetterla.
Pertanto, in tutta serenità rimango in attesa della decisione che questa istanza vorrà prendere.
Come già annunciato precedentemente, e comunicato pure ieri ai miei avvocati, con il giorno odierno intendo porre fine allo sciopero della fame.
Quando iniziai non sapevo di questa scadenza del riesame, la comunicazione mi è stata consegnato già in sciopero della fame, per cui mi ero promesso di raggiungere questa data e interrompere.
Devo dire che il mio corpo ha reagito assai bene, le analisi del sangue effettuate in due diverse date hanno evidenziato una situazione clinica buona, per non dire ottima.
Tutti i parametri sono nella norma, nessun organo è stato intaccato da questa mia azione. Ma l’impegno che avevo preso, in prima persona con me stesso, ma anche con le persone che più mi stanno vicine, e che più del sottoscritto erano preoccupate di eventuali conseguenze, mi impongono di cessare. Pur ribadendo che il corpo mi potrebbe sostenere ancora. Ma la mia scelte non era certo per mettere a prova il mio fisico.
Non so l’effetto che questo mio sciopero della fame ha prodotto negli uffici torinesi che in questo periodo dispongono delle decisioni sul mio presente. Potremmo forse affermare nullo nei confronti dell’ufficio GIP. Per quanto riguarda la Procura penso di non disporre di elementi che mi possono permettere un parere.
Sicuramente un buon risultato penso lo abbia ottenuto nel Movimento. Anche se su questo punto non spetta certo al sottoscritto fare una valutazione.
Posso peò affermare che a Pistoia ho trovato un ampio consenso, che si è trasformato in un appoggio concreto. Inoltre penso di poter affermare che sia stato ben utilizzato, parlo sempre della mia città, per una campagna di sensibilizzazione sia della battaglia No Tav, ma anche in supporto alle battaglie che si stanno sviluppando sul nostro territorio, non ultimo l’impegno del Comitato contro il parcheggio interrato in san Bartolomeo, prova ne sono le tante persone del quartiere che chiedevano di firmare, o comunque notizie sullo stato attuale del Progetto al Presidio che si è sviluppato per dieci giorni nella stessa piazza di san Bartolomeo.
Sulla utilità di questo mio gesto per il Movimento No Tav, devo lasciare che altri diano valutazioni e opinioni. Da parte mia voglio sperare che questo gesto abbia dato, seppure in misura molto modesta, un contributo alla Lotta contro l’accanimento giudiziario e repressivo scatenato con l’inchiesta del 26 gennaio.

Termino ringraziando tutti coloro, e sono tanti, che in questi giorni mi hanno espresso la loro Solidarietà, coloro che mi hanno permesso, con la loro vicinanza di poter resistere ed andare avanti senza tentennamenti fino ad oggi

ORA E SEMPRE NO TAV

IL PARCHEGGIO DI SAN BARTOLOMEO NON PASSERA’
Antonio Ginetti

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