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domenica 10 febbraio 2013


Mercoledì 6 febbraio alcuni di noi hanno potuto assistere al vostroprogramma Il canto del Balì in cui avete trattato l'argomento Parcheggio di San Bartolomeo.
Strano modo di fare informazione, parlare di un argomento invitando solo una delle parti in causa.
Se non lo sapeste vi infoprmiamo che contro il parcheggio in questione c'è un nutrito Comitato di cittadini residenti nel quartiere che vi si oppone.
Informazione avrebbe voluto che al programma fossero invitati anche gli oppositori.
Diversamente non si fa informazione ma Propaganda.
Siamo a chiedervi di voler riparare con una seconda puntata con l'intervento del nostro Comitato

Pistoia 9 febbraio                        Comitato "NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO"

sabato 2 febbraio 2013

Volantino


PERCHÉ INSISTETE COSÌ TANTO!
       
   “La decisione finale spetta al Comune e qualunque essa sia,
    sarà accettata con serenità e senza riserve”
Belle parole. Se non fossero state dette (scritte) da lingue biforcute


I signori della ConfCommercio di Pistoia  o sono completamente ignari di cosa accade in questa nostra piccola città, oppure la amano come Hitler amava gli ebrei.
Per quanto riguarda il secondo aspetto non possiamo farci niente. Possiamo invece intervenire sul primo elemento; cercando di informare, ammesso che lo desiderino o riescano a comprenderlo, di quanto accade a Pistoia.
A)    nella seconda metà del 2013 l’Ospedale del Ceppo verrà trasferito nella sua nuova sede al Campo di Volo. Il PARCHEGGIO “interno” passerà al servizio della città. 320 posti auto che, con una spesa congrua e tempi di intervento brevi, potrebbero essere raddoppiati.
B)    Per il 2015 è previsto il termine dei lavori per il PARCHEGGIO Interrato, che la ditta Giusti sta edificando nell’area ex-Breda. Circa 600 posti auto su due livelli, con uscita pedonale a 50 metri dalla Barriera (250 dal Globo).
Cosa dire di più? Più di 900 posti auto entro due-tre anni. Davvero Pistoia ha necessità di un numero ancora maggiore di Parcheggi?

I signori della ConfCommercio insistono tanto sul Parcheggio in San Bartolomeo, dimostrando però una totale ignoranza su di esso. Ed allora gli veniamo incontro specificando quelli che saranno i costi effettuati in tale Parcheggio:
     per i Box (a servizio dei residenti il quartiere di san Marco, come essi dicono) il costo è di
     € 42.000 +IVA (prezzi al 2011 e agganciati all’inflazione). Chi sono i residenti che
    si possono permettere questo prezzo esoso?

   Per la sosta orarie la tariffa è di € 2,50 l’ora. In un Parcheggio sotterraneo e al secondo e terzo livello.
   Li vediamo i pistoiesi pagare 2,50 euro l’ora per andare al mercato a cercare sui banchi maglie da
   5 euro!
Vi facciamo edotti delle tariffe che si attuano ad oggi nei Parcheggi pistoiesi:
            via Cellini (300 metri da San Bartolomeo) GRATUITO
            Parcheggio Pertini, via Ciliegiole, via Pacinotti 2,00 a giornata, € 1,00 metà giornata
Pensate ci sia qualche pistoiese tanto idiota da usufruire del vostro Parcheggio in San Bartolomeo ?

Caro signor Bianchi Mansueto, invece di mandare in avanscoperta alcune pecorelle del suo gregge, in questo caso i signori di ConfCommercio, perché non attua quanto da Lei detto?
Rimanere dietro le quinte, mentre lascia operare i tecnici, lautamente pagati; mentre in Tribunale lascia che vada la S.P.A.; mentre fa porre la faccia ai signori di ConfCommercio non significa che comunque l’operazione Speculativa e di Cementificazione non sia voluta e portata avanti dalla Parrocchia, dalla Curia, e da Lei stesso. Potrà ingannare le sue pecorelle, ma si scordi che da parte nostra si cada in questi miseri giochetti.
UN EVENTUALE RISCHIO IDROGEOLOGICO, dovuto all’intercettazione della falda acquifera cadrà unicamente su di Lei, il parroco e la Curia, che l’opera la volete in tutte le maniere.
Voi sarete i soli responsabili di eventuali disastri dovessero accadere.
Voi e solo voi sarete i responsabili del peggioramento delle condizioni di vita dei residenti il quartiere di san marco.

Pistoia 02-02-2013

lunedì 26 novembre 2012

La Curia ci rifiuta il confronto

Alla nostra richiesta di un confronto, la Curia ci risponde, anzi risponde al socio che aveva dato l'indirizzo, forse non riconoscendo che i Cittadini si possano organizzare "oltre" le istituzioni. Ma già nella risposta negativa della Curia si legge che essi non riconoscono alcun valore ai Cittadini. Forse non si sono ancora accorti che con la Rivoluzione Francese (eppure sono passati un paio di secoli) i sudditi sono diventati Cittadini. Loro parlano solo con il Re, ma qualcuno gli può comunicare che i Cittadini hanno qualche Diritto che non avevano i sudditi? Oppure riconoscono solo il gregge obbediente al Pastore? ovviamente noi non siamo le pecorelle che loro tanto amano e siamo orgogliosi di poter e saper Pensare.


sabato 24 novembre 2012

Servilismo ?


Un giovane aderente al Comitato, spulciando su internet, ha trovato questa chicca.
Vogliamo riportarla sul nostro blog. Però non possiamo esimerci dall'esprimere un nostro parere. Sperando che non sia preso come un attacco a chicchessia.

Il signor Gasperini si riferisce al volantino che abbiamo distribuito in piazza per la festa di San Bartolomeo, almeno pensiamo. Per cui tutti possono andare a rileggerlo. Lo trovate sui post di agosto.
Al signor Gasperini chiediamo solo di specificare con precisione quale sarebbe "l'attacco vile" contro il vescovo. Chiediamo di uscire dalla vacuità ed essere più preciso negli argomenti. Altrimenti il suo è solo servilismo al Potere della Chiesa Cattolica, che nulla ha a che fare con Cristo e il suo insegnamento.
Invitiamo il signor Gasperini ad andare a leggere qualche carta, dove troverà la firma del parroco sotto la richiesta di costruzione del parcheggio. Poi lui potrà anche pensare che questo non sia una speculazione. Bontà sua! Ma non potrà certo negare chi vuole l'edificazione del parcheggio. Chi vuole utilizzare uno spazio che potrebbe avere un utilizzo sociale e comunitario per lasciare posto alle auto. Se poi lo costruiscono di legno, allora ce lo dovevano dire e non avremmo parlato di cementificazione. Se la SPA napoletana lo fa, non per soldi ma per passione, perchè si rifiutano il dialogo con noi invece di comunicarci tutte queste notizie che ci permetterebbero di avere una diversa opinione?
Comunque: ognuno legga e dia la sua valutazione!!!



Gianni Gasperini ha scritto sul diario di Seminario Di Pistoia.


24 agosto alle ore 2.14

Volevo segnalare che ieri e' uscito un nuovo articolo del "comitato no parcheggio" di San Bartolomeo su un noto blog della provincia. Le ragioni del dissenso che potrebbero anche essere giuste (che secondo loro il terreno sarebbe inadeguato per scavare) non giustifica l'attacco vile che fanno contro il nostro vescovo e il parroco accusandoli di aver detto falsita' alle persone per perseguire i loro scopi a fine di lucro e di aver abbandonato l'area degli orti dietro alla chiesa gia' in previsione del parcheggio. Cioè in pratica sono dei delinquenti. Pubblicare articoli dove si insinua in modo subdolo che il vescovo pensa tutto il giorno a come fare quattrini va più in la' della più fervida fantasia umana e ho idea che queste violenze gratuite non abbiano a cuore il quartiere di San Marco ma la posizione di un "no" a priori contro quello che e' Chiesa.

Vorrei solamente dire al comitato che la loro visione politica e ideologica non si puo' appiccicare automaticamente alla Chiesa. Lo spirito che anima la Chiesa e' un Altro. Inviterei questi signori a portare le loro ragioni senza dover necessariamente far passare il vescovo come lo sheriffo di Nottingham, perche', a mio avviso, l'attacco aperto e ingiustificato appare solo come mancanza di argomentazioni. Saluti. Gianni (Seminario di Pistoia)

lunedì 19 novembre 2012

REPORT

Lunedì 19 novembre - Presidio al Comune


REPORT



Arriviamo sotto il loggiato del Comune che sono le 14.45.

Apriamo il tavolino da campeggio che riempiamo della vasta

nostra produzione cartacea sul progetto di parcheggio in San Bartolomeo in Pantano. Attacchiamo lo striscione "storico" al muro; per l'occasione abbiamo prodotto altri due striscioni che trovano anch'essi spazio tra il colonnato del Comune. Mentre arrivano i componenti e alcuni simpatizzanti del Comitato, giunge il sindaco. Si ferma e rimarrà a parlare con noi un dieci minuti. Pare contento di vederci, forse meglio di noi conosce la vera motivazione dell'attacco che ha subito e questa nostra presenza lo conforta e sa che lo può aiutare a scinfiggere gli attacchi che gli giungono dal suo stesso partito.

Passano un paio di consiglieri che manco si conoscono,li si ferma e gli consegnamo un pò di materiale. Dall'interno del Comune giungono alcuni del PDL, ci avviciniamo per consegnare anche a loro materiale, ma sembrano molto distratti e pure menefreghisti, solo il capogruppo si dimostra un poco interessato. Sopraggiunge il capogruppo del pd: nero come la pece. Non intende fermarsi. Lo si rincorre e lo costringiamo a prendere un pò di mnateriale, ma non fiata e veloce se ne va su per le scale. passano ancora alcuni del pd e fanno finta di sapere tutto tanto per dribblarci. I tre di 5stelle, anchìessi forse in riunione nelle stanza dei gruppi, arrivano e sorridenti ci prendono il materiale, si dichiarano con noi, aspettano qualche scatto fotografico, stringono un pò di mani e salgono. Arriva il Trallori, anche lui bloccato. Gli viene consegnato tutto il materiale ad iniziare dal Dossier (vecchio di un anno, ma ancora attuale perchè nel fratempo niente è accaduto). Prende tutto ma ci da l'impressione che non sappia neppure di cosa si sta parlando. Eppure siamo qui per il suo (?) articolo uscito in pompa magna su tutti i giornali. Ancora alcuni consiglieri. Poi il tempo massimo scade e noi rimaniamo a decidere cosa fare. saliamo? a fare cosa... niente...ed allora è meglio tornare alle nostre tante faccende quotidiane.

In tutto questo tempo abbiamo avuto la visita del fotografo del Tirreno, di giornalisti del Tirreno e della Nazione, e con un pò di ritardo anche del fotografo della Nazione. La giornata è stata molto positiva. Volevamo fare una prersenza e così è stato. Abbiamo dimostrato ancora una volta, ammesso che ce ne fosse bisogno, che contrasteremo questo progetto con tutte le nostre forze, che siamo disposti a tutto. Lo sapevano già, ma ricordarlo serve sempre.

Tranquilli, sereni, sorridenti come sempre, pacifici finchè serve.Mai asserviti.

Lunedì 19 novembre - Presidio al Comune REPORT Arriviamo sotto il loggiato del Comune che sono le 14.45. Apriamo il tavolino da campeggio che riempiamo della vasta nostra produzione cartacea sul progetto di parcheggio in San Bartolomeo in Pantano. Attacchiamo lo striscione "storico" al muro; per l'occasione abbiamo prodotto altri due striscioni che trovano anch'essi spazio tra il colonnato del Comune. Mentre arrivano i componenti e alcuni simpatizzanti del Comitato, giunge il sindaco. Si ferma e rimarrà a parlare con noi un dieci minuti. Pare contento di vederci, forse meglio di noi conosce la vera motivazione dell'attacco che ha subito e questa nostra presenza lo conforta e sa che lo può aiutare a scinfiggere gli attacchi che gli giungono dal suo stesso partito. Passano un paio di consiglieri che manco si conoscono,li si ferma e gli consegnamo un pò di materiale. Dall'interno del Comune giungono alcuni del PDL, ci avviciniamo per consegnare anche a loro materiale, ma sembrano molto distratti e pure menefreghisti, solo il capogruppo si dimostra un poco interessato. Sopraggiunge il capogruppo del pd: nero come la pece. Non intende fermarsi. Lo si rincorre e lo costringiamo a prendere un pò di mnateriale, ma non fiata e veloce se ne va su per le scale. passano ancora alcuni del pd e fanno finta di sapere tutto tanto per dribblarci. I tre di 5stelle, anchìessi forse in riunione nelle stanza dei gruppi, arrivano e sorridenti ci prendono il materiale, si dichiarano con noi, aspettano qualche scatto fotografico, stringono un pò di mani e salgono. Arriva il Trallori, anche lui bloccato. Gli viene consegnato tutto il materiale ad iniziare dal Dossier (vecchio di un anno, ma ancora attuale perchè nel fratempo niente è accaduto). Prende tutto ma ci da l'impressione che non sappia neppure di cosa si sta parlando. Eppure siamo qui per il suo (?) articolo uscito in pompa magna su tutti i giornali. Ancora alcuni consiglieri. Poi il tempo massimo scade e noi rimaniamo a decidere cosa fare. saliamo? a fare cosa... niente...ed allora è meglio tornare alle nostre tante faccende quotidiane. In tutto questo tempo abbiamo avuto la visita del fotografo del Tirreno, di giornalisti del Tirreno e della Nazione, e con un pò di ritardo anche del fotografo della Nazione. La giornata è stata molto positiva. Volevamo fare una prersenza e così è stato. Abbiamo dimostrato ancora una volta, ammesso che ce ne fosse bisogno, che contrasteremo questo progetto con tutte le nostre forze, che siamo disposti a tutto. Lo sapevano già, ma ricordarlo serve sempre. Tranquilli, sereni, sorridenti come sempre, pacifici finchè serve.Mai asserviti.

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martedì 13 novembre 2012

Volantino


       Un’opera, qualsiasi opera dell’uomo, qualora   avesse in sé qualche rischio per la vita stessa
dell’uomo o anche solo del territorio, occorre rinunciarvi.
       Non esiste alcuna opera talmente indispensabile da non potervi rinunciare




     Quattro anni (tra il 1957 e il 1960), necessitarono per la costruzione della diga del Vajont.
E per quattro anni le popolazioni della valle del Vajont e del Piave si opposero a questa costruzione coscienti dei grossi rischi geologici legati a questa opera.
Erano forse contro il “Progresso”? Erano forse contro la produzione di energia elettrica? NO!
Erano solo contro quella specifica opera, in quella determinata zona, coscienti della criticità geologica presente.
Per quattro anni i proponenti l’opera li ignorarono, i tecnici non li vollero ascoltare.
Il 9 Ottobre 1963 furono i residenti di Longarone, Erto e altri paesi della valle a udire il nefasto rombo della frana del Monte Toc, a vedere l’acqua che invadeva e distruggeva le loro case e le loro vite.

     Ai signori Morandi, Innocenti, Bruni, ai signori di Confcommercio e Confesercenti chiediamo di riuscire (almeno per una volta) a guardare oltre la punta del proprio naso.
Ci piacerebbe sapere se essi sanno cosa significa FALDA ACQUIFERA DI SUPERFICIE, cosa significa FALDA SOSPESA. Dubitiamo molto che lo sappiano e che gli possa pure interessare sapere che nella zona di San Bartolomeo (non a caso) in PANTANO la falda si trovi appena a 2,5/3 metri dal piano di campagna.

     Ci diranno che i tecnici danno tutte le garanzie! Che con le tecnologie attuali si può operare anche dentro la falda (e chi lo mette in dubbio!) e tanti fatti simili.
Vogliamo ricordare a questi signori che anche a L’Aquila i giorni precedenti il 6 Aprile 2009 i tecnici, gli scenziati dettero tutte le rassicurazioni obbedendo agli ordini di Bertolaso e del Governo.
Ma la natura non segue gli ordini di un Governo degli uomini, né le rassicurazioni dei tecnici.

     Sfidiamo chiunque a firmare documenti che attestino scientificamente che MAI e POI MAI si potrà verificare alcunché. Che alcun rischio idrogeologico si potrà MAI avere con l’edificazione del parcheggio interrato in San Bartolomeo. (e che sia oggi o tra 40 anni o anche tra cento poco importa)

     Alla ex Breda si sta edificando un parcheggio di 400 posti, ma nessuno ne parla. PERCHE’? Ugualmente per i 300 posti del parcheggio del Ceppo che saranno disponibili a breve.
Forse non sono sufficienti questi posti, che hanno la medesima distanza dal Globo che un eventuale parcheggio in San Bartolomeo? Non vi sono sufficienti? oppure state solo sostenendo un qualche interesse (SPECULATIVO!) al di là delle stesse vostre necessità?

CHIEDIAMO A TUTTI I RESIDENTI DELLA NOSTRA CITTA’: PERCHÈ METTERE PISTOIA SOTTO UN GROSSO RISCHIO IDROGEOLOGICO SOLO PER GLI INTERESSI ECONOMICI DI POCHI ?

PERCHE’ NON SIAMO CAPACI DI CONSEGNARE AI NOSTRI FIGLI, NIPOTI E PRONIPOTI, UNA CITTA’ SICURA COME CI E’ STATA TRAMANDATA A NOI ?



Pistoia - novembre 2012

Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”

San Bartolomeo in Pantano – PISTOIA


venerdì 9 novembre 2012

COMUNICATO STAMPA




   Due giorni e il signor Vernetti Massimo, Presidente della Quick Parking e di un’altra decine di ditte della holding che utilizza a seconda delle occasioni; a noi ci è toccata la Napoletana parcheggi; ha risposto al nostro comunicato stampa di mercoledì 31 ottobre.
   Ci chiediamo se il Presidente della Quick parking ci rispetta molto o ci teme ancora di più.
   Comunque sia vorremmo informare il signor Vernetti che noi lo abbiamo invitato a consegnare all’ufficio competente i risultati delle analisi sulla falda acquifera. E questo, egli più di noi, sa non essere il Comune. O comunque non solo gli uffici comunali.         
Pertanto la sua immediata risposta non chiarisce niente; anzi ci conferma ancora che sono ben intenzionati a non voler procedere con l’iter imposto dalle leggi vigenti.
   Gli uffici del Comune hanno in altra occasione dimostrato molto asservimento verso la predetta ditta, prendendo per buona una documentazione che osiamo appellare FALSA senza timore di essere smentiti. Ma non intendiamo entrare adesso in confronti con gli uffici comunali.
   Intendiamo solo riaffermare che la Napoletana parcheggi spa (o chi per essa) a tutt’oggi non ha neppure risposto alla richiesta, vecchia di febbraio, del Genio Civile di presentare ulteriore documentazione che gli era stata richiesta. Senza contare che non hanno assolto ad un impegno richiestogli sempre da questo ufficio regionale.
   Vogliamo informare il sig. Vernetti Massimo che senza il rilascio di un parere favorevole di questo ufficio regionale nessun funzionario o dirigente comunale potrà mai firmare nessuna autorizzazione.
   Ragion per cui vogliamo chiedere chi sia colui che avrebbe firmato (“…con il parere di regolarità tecnica dell’atto a firma del dirigente dell’ìurbanistica”), secondo quanto letto sui giornali di domenica 28 e lunedì 29 ottobre. Dubitiamo che questa sua affermazione sia veritiera.



Pistoia 6 novembre 2012

Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”
SAN Bartolomeo in Pantano - PISTOIA

mercoledì 31 ottobre 2012

Comunicato stampa

Comunicato stampa




“ N.T.A. del P.R.G.-stato Modificato a seguito di accoglimento di osservazioni

                                       APPENDICE

                     PIANO PER LA CITTA’ STORICA
 NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO DI      OSSERVAZIONI PER LE TAVOLE:

1) Quadro generale degli interventi (quadro 1° e 1b) scala 1:1000
2) Interventi edilizzi – Atlante dei tipi scala 1.2000
3) Interventi negli spazi pubblici e nelle aree verdi scala 1.2000

VARIANTE AL P.R.G. per la definizione del Piano della Città Storica

Novembre 2007
(Pag. 27)


La realizzazione degli interventi sopraelencati non potrà prescindere dalle seguenti prescrizioni:

1. Interventi in sotterraneo – La realizzazione di parcheggi sotterranei e di opere e locali interrati interferenti con la falda dovrà essere preceduta da un monitoraggio della falda e delle sue variazioni stagionali per poter prevedere, e quindi prevenire, eventuali interazioni negative tra le strutture in progetto e quelle esistenti.


Questo, quanto prescrive il Piano Regolatore Generale.
Noi sappiamo che la Parrocchia di San Bartolomeo, l’Asilo infantile Regina Margherita e la Napoletana parcheggi Spa, proponenti la realizzazione del parcheggio interrato nell’area degli ex-orti di San Bartolomeo, non hanno realizzato nessun monitoraggio della falda.
Se loro dicono di averlo effettuato, li invitiamo a depositare tali risultati all’ufficio competente, come avrebbero dovuto fare già da tempo.
Diversamente non hanno adempiuto ad una prescrizione basilare, senza l’assolvimento della quale nessuna autorizzazione potrà essere concessa.



Pistoia 31 ottobre 2012

Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”
San Bartolomeo in Pantano – PISTOIA




mercoledì 17 ottobre 2012

Proposta di Ri/Utilizzo

Quello che segue è la Proposta che invieremo a Sindaco, Curia e parroco per un corretto utilizzo sociale
dell'area oggetto del Progetto di parcheggio interrato che tenacemente abbiamo combattuto.
Sappiamo che tuttora Curia e S.P.A. esecutrice dei lavori stanno "lavorando" nei corridoi e nelle
stanze del potere per poter effettuare questa speculazione edilizia.
Con questa Proposta intendiamo chiedere alla Curia che ci dica se ha a cuore la Comunità
oppure ha interessi puramente speculativi; al Comune chiediamo di non tergiversarte oltre e passi
ad agire nell'interesse dei cittadini, base della Democrazia, come tantissime volte ci sentiamo dire.


Proposta di Ri/Utilizzo

dell’area degli ex orti

di San Bartolomeo in Pantano

Per un giusto e corretto
utilizzo sociale del territorio

Proposta elaborata dal Comitato
“NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”
San Bartolomeo – PISTOIA

Ottobre 2012



     Il Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO” di San Bartolomeo, in questo ultimo anno si è molto speso in un lavoro di informazione dei residenti, come di tutti i cittadini pistoiesi, per far conoscere le criticità presenti nella realizzazione di un parcheggio interrato nell’area a verde (ex orti) che circonda il Complesso Monumentale dell’ex Monastero di San Bartolomeo in Pantano. Area volutamente portata all’abbandono, per un suo degrado onde poter presentarsi, ed essere credibili, con un “Piano di Recupero”. Vogliamo ricordare lo sfratto dato alla MCL che gestiva un Circolo negli ampi e bellissimi spazi posti nel piano a terra del Complesso Monastico che si affaccia sul giardino posto nel retro della chiesa. Vogliamo ricordare lo sfratto dato alla società che gestiva ed utilizzava il campino di calcio, come anche la demolizione dell’immobile che ospitava il campo di bocce.

     Tutto questo in un’ottica di portare l’area al degrado per poter essere convincenti per un suo “recupero”. Ma noi diciamo che trattasi di solo abbandono, ragion per cui necessita solamente di una sua ri/utilizzazione. Oltretutto il suo (eventuale) “recupero” non può essere l’esportazione di qualcosa come circa 53.000 metri cubi di terreno vergine per collocarvi un circa 15-20.000 metri cubi di cemento.
Senza contare che si sottopone la città a possibili rischi idrogeologici per l’interferenza con la falda acquifera presente (per di più: “sospesa”)! Senza contare il grave peggioramento della qualità della vita dei residenti il quartiere dovuto al vertiginoso aumento del traffico.

NO! Questo non significa recuperare, ma CEMENTIFICARE!
Questo è, e chiamiamolo col suo vero nome: SFRUTTAMENTO SPECULATIVO!

     Su questo nostro convincimento abbiamo trovato l’appoggio di tutta la cittadinanza, dimostrataci dalle oltre 1.300 firme che Vi abbiamo consegnato. Abbiamo trovato il sostegno di tutta la città intellettuale dimostrata nel Convegno di domenica 20 novembre 2011 e confermata nell’incontro che l’Amministrazione Comunale ha avuto con le Associazioni culturali e ambientaliste mercoledì 30 novembre sempre dello scorso anno.

     Le tante idee che ci hanno espresso decine di residenti il quartiere, come di altre zone della città, oltre ad alcuni tra i più stimati intellettuali della città, ci hanno convinti della correttezza di presentare un PROGETTO per il RI/UTILIZZO SOCIALE di questa area lasciata, ripetiamo, volutamente e speculativamente al degrado.

     Siamo i primi, quali residenti il quartiere, a dare il plauso alla pedonalizzazione di via e Piazza san Bartolomeo, che la nuova Giunta ci ha garantito si svilupperà entro l’anno solare, e pensiamo che questa area che ben si connette con una piazza libera dalle auto e resa alla socialità, debba diventare un unico insieme con la piazza sressa. Con un utilizzo completo delle capacità che essa offre in quanto a verde, a possibilità di organizzazione di spazi per bambini, per anziani, per tutto il quartiere. Per valorizzare anche in senso culturale e di recupero storico di quanto abbia rappresentato per il Monastero questa area: parliamo di recuperare parte di questa superficie ad ORTI.

     In questa ottica intendiamo articolare e presentare un Progetto, che sia il più ampio possibile e rispettoso dei Piani di attuazione che l’Amministrazione si è data per una corretta gestione del territorio, con particolare riferimento al Centro Storico.

     Sappiamo assai bene che questa area è di proprietà privata. Ma sappiamo anche che la proprietà si chiama Curia, ossia la Chiesa. Ci dicono continuamente che la Chiesa non è una Società economica (di lucro). Ci dicono che la Chiesa è piuttosto un Ente morale a servizio della comunità.
Ed allora, le critiche che già ci vengono mosse, di voler operare su terreni privati vengono meno proprio per le finalità della Chiesa stessa. I beni della Chiesa devono essere considerati della comunità ed al servizio della medesima.
Siamo pertanto certi che la Curia non vorrà porre ostacoli per l’attuazione di questo Progetto Sociale e Comunitario. Diversamente, ossia qualora volessero persistere nell’attuazione dello scellerato e distruttivo progetto speculativo del parcheggio sotterraneo ben poco turbamento il vescovo dovrebbero trovare nelle nostre denunce. Dimostrando nella triste realtà che queste nostre accuse di speculazione non sono campate in aria.

Veniamo dunque a presentare questo nostro progetto che prevede la suddivisione dell’area in quattro differenti utilizzi.

>>>1) Nell’area retrostante la chiesa proponiamo l’edificazione di un parcheggio, così come proposto dal Piano Cervellati di 40/50 posti-auto. E previsto anche nel Piano Urbano della Mobilità tuttora in attuazione. Possiamo liberare così dalla sosta delle auto via e piazza San Bartolomeo, e vogliamo pensare anche via di Porta al Pantano. Ovviamente parliamo di un parcheggio da riservare esclusivamente alla sosta dei residenti. Anche in previsione di un allargamento della ZTL che comprenderà pure tutta questa zona urbana, e quindi pensiamo ad un futuro prossimo senza traffico veicolare “esterno”.
Questo parcheggio lo si potrà collocare a ridosso del muro di cinta del giardino della scuola dell’infanzia Regina Margherita che confina con questa area. Potendo così mantenere una dovuta distanza (non meno di 15 metri) dall’abside della chiesa, in modo da non recare danno alcuno alla medesima. Per questo si può pensare ad un’apertura per il transito veicolare nel muro lungo via del Pantano, come era previsto anche nel progetto del parcheggio interrato. In tal modo si evita alle auto l’utilizzo dell’attuale ingresso.
Tale parcheggio avrà cura di collocarsi senza arrecare danni alle alberature presenti, così come richiesto dal Piano Cervellati. Salvaguardando così i bellissimi Pini Domestici presenti in numero di tre lungo il muro di confine con via di Porta al Pantano e cinque, in parallelo al muro perimetrale del giardino dell’Asilo.

>>>2) Nell’area restante nell’asse nord-sud con confini il giardino già nominato dell’Asilo ad est e l’area attualmente occupata dal campino di calcio a ovest si provvederà alla realizzazione di un giardino pubblico. Partendo dalla salvaguardia dei Pini Domestici e del bellissimo esemplare di Pioppo provvederemo alla piantagione di nuove alberature di pregio. Una siepe sarà di confine tra questo giardino e il parcheggio di cui sopra. Ossia, avremo cura che tutto sia in forma naturale, senza utilizzo di murature in verticale, oltre a quelle già esistenti. Una stessa filatura di alberi adeguati dividerà questa porzione dell’area recuperata a giardino con la superficie oggi predisposta a campino di calcio, ma sulla quale intendiamo sviluppare la quarta proposta.
L’utilizzo pedonale e ciclabile dell’attuale ingresso all’area rappresentata dal cancello permetterà di evitare che pedoni e biciclette debbano utilizzare lo stesso ingresso delle auto che raggiungono il parcheggio. Inoltre avremo l’opportunità di prevedere lungo l’asse a ridosso dell’abside e dell’ex complesso monastico un piazzale che colleghi il giardino col parcheggio e con l’area degli orti. Si chiede pertanto un arredo urbano di qualità, che riesca ad unire in questo ampio spazio i quattro diversi utilizzi che prevediamo di questa area.

>>>3) Il recupero degli spazi, una volta utilizzati quale Circolo ricreativo, insistenti a ovest, subito dopo l’abside della chiesa nonché nella parte iniziale di questo nuovo giardino. Sarà cura dei progettisti inserirlo nell’ambito del giardino medesimo. All’uopo abbiamo parlato nel punto precedente del piazzale prospiciente questi spazi interni.
In questa superficie si provvederà alla realizzazione di un Centro di quartiere aperto alla socialità, ai bisogni di crescita dei bambini e dei giovani, ai bisogni di riposo degli anziani.
Un Centro di quartiere che vogliamo immaginare aggregante delle individualità e dei residenti il nostro quartiere, e aperto a tutta la città. Un Centro vitale per iniziative culturali e ricreative, che aiuti ad una miglior qualità della vita come già la riappropriazione della piazza, con l’eliminazione della sosta delle auto.

>>> 4) L’area attualmente organizzata a campino di calcio può rappresentare un Recupero della nostra identità storica, della nostra Cultura millenaria. Possiamo riportare in questo ampio spazio quello che è stato per un millennio e più l’utilizzo di tutta l’area di pertinenza: ORTI DEL MONASTERO.
Riportare questa porzione di area ad orti significa appunto un recupero culturale di quello che essa ha rappresentato nel corso della vita della nostra città. Non dimentichiamoci che il Mulino Grande di San Bartolomeo, che possiamo ben notare tuttora con la sua muratura “a conci” proprio prospiciente questa area sul suo lato ovest, nei secoli intorno al mille era la struttura “industriale” (se ci possiamo permettere l’utilizzo di questo termine), maggiore della città. Una città, Pistoia, nata, cresciuta e sviluppatasi sulle acque.
Per secoli le attività economiche della città sono state legate alla trasformazione dei prodotti della terra, e pertanto legate ai suoi corsi di acque, in special modo le Gore; una terra, quella che circondava la collina dove nasce la città di Pistoia, assai fertile, tanto da convincere i romani a edificarvi, un Castrum lungo il percorso della via consiliare Cassia. Rimandiamo l’analisi della storia dei Mulini e Frantoi sulla cui economia Pistoia è cresciuta e si è sviluppa, alla vasta letteratura esistente.

     L’Amministrazione stessa, con l’approvazione di un regolamento specifico ha compreso il valore sociale e culturale degli orti urbani.
Sarà cura dei progettisti la suddivisione di questa area in varie porzioni tali da rendere la coltivazione soddisfacente per le necessità alimentari di varie famiglie. Possiamo ben prevedere che le dimensioni possano darci la possibilità di creare un numero di orti abbastanza considerevoli.

     La piccola porzione di terreno utilizzata per il parcheggio non pensiamo sia di contrasto con la filosofia di utilizzo sociale e culturale dell’intera area, in quanto ci permette di liberare la Piazza, che con la sua futura pedonalizzazione addiverrà un tutt’uno con l’area sulla quale presentiamo questo progetto di recupero vero e reale, al servizio della socialità del quartiere come del tempo libero dei cittadini.

     In questa ottica molta importanza dovrà assumere il recupero degli ampi spazi dell’ex Circolo che con un corretto utilizzo potranno permettere a tutto il quartiere e non solo, di avere uno spazio di socialità, di vivibilità, di uso del tempo libero. Vogliamo immaginare uno spazio dove i nonni possono portare i nipoti e mentre i secondi corrono tra alberi su prati i primi discutono del tempo che fu al tavolo sotto l’ombra di un bellissimo Pino. E con un buon bicchiere di vino, perché no!

     Per mille e più anni i monaci e i loro contadini hanno vissuto questo territorio come alimentazione del corpo e riposo dello spirito.
In un mondo sempre più in affanno e che ci induce ad una esistenza vissuta in corsa, recuperiamo questo spazio così come lo hanno pensato e vissuto i nostri antenati.
Consegniamo al futuro e ai nostri eredi questo territorio così come i nostri avi lo hanno pensato, lo hanno vissuto e lo hanno saputo consegnare al nostro presente.


giovedì 27 settembre 2012

VOLANTINO

          “Una opera, qualsiasi opera, dell’uomo qualora dovesse avere in se un qualche
            rischio per  la vita dell’uomo stesso o anche solo del territorio, occorre rinunciarvi.
           Non esiste alcuna opera talmente indispensabile da non potervi rinunciare



Da tanti anni, da decine di anni, da forse troppi anni da farci dimenticare che altri modi di governare siano possibili, le Giunte che hanno governato questa nostra piccola città hanno obbedito a due scellerati ordini: CEMENTIFICAZIONE e TRAFFICO SELVAGGIO.

Oggi pare che il vento sia mutato e ci si voglia indirizzare in una direzione inversa, ossia privilegiare la qualità della vita dei cittadini che vivono la città. Purtroppo l’esperienza ci pone in una posizione di dubbi e diffidenza della politica.
Ma vogliamo (e dobbiamo) avere fiducia in questo vento di cambiamento. Non intendiamo tuttavia dare fiducia ad Amministratori ad occhi chiusi, per cui saremo vigili sul rispetto delle premesse e promesse.
Ma certo non possiamo non condividere e sostenere questo vento di cambiamento.

Purtroppo quando qualcosa si muove di diverso non tutti condividono i cambiamenti, c’è una opposizione, a volte (o spesso), solo di principio e/o ideologica.
Tutti i residenti plaudono alla liberazione dal parcheggio delle auto di alcune delle più belle piazze di Pistoia, prima tra tutte Piazza san Bartolomeo, i residenti plaudono all’allargamento della ZTL che sicuramente migliorerà la qualità della vita, potendo finalmente aprire le finestre delle case sulle strade che oggi sono intasate dal traffico, con il conseguente alto livello di inquinamento sia di gas che di rumore.
Diverso il discorso per i commercianti, i quali non intendono comprendere come la riduzione del traffico veicolare sia un grosso incentivo alla percorrenza pedonale e conseguentemente alla maggiore frequentazione di strade e piazze. In tutte le città dove più ampia è la ZTL maggiore è la vendita commerciale, questo è un dato reale non una ipotesi. Controllare per verificare.

Ma le Associazione di categoria dei commercianti, assai restie a vedere modificate le consuetudini di vita, ma soprattutto indifferenti alla qualità della vita dei cittadini, interessate solo al consumo (cioè alle “vendite”) e incapaci di vedere oltre la punta del proprio naso vanno assai oltre. Non volendo vedere che la crisi del commercio è legata alla più generale crisi sistemica del modo di produzione che ci siamo dati, persistono a voler far credere ai loro iscritti (che sarebbe l’ora si svegliassero e fossero più autonomi e indipendenti dai burocrati!) che tutte le colpe ricadono nella mancanza di parcheggi. Storiella vecchia e stantia che muore con le migliaia di esercizi che chiudono anche dove tanti parcheggi sono presenti. Oltre al fatto che neppure è vero che a Pistoia mancano i parcheggi. Ma questo è altro discorso.
E così i signori della Confcommercio ripropongono la realizzazione del parcheggio interrato in san Bartolomeo in Pantano. Oltretutto: quanti anni servono? Il cratere in via Pacinotti diventerà mai parcheggio?
Intanto dovrebbero sapere, insieme ai loro amici della Casta, che Democrazia significa Governo del e per il popolo. E non si dimentichino che tutto il quartiere e la città stessa si è espressa contro i rischi che questa opera potrebbe (il condizionale è d’obbligo) rappresentare nel futuro e il peggioramento delle condizioni di vita del quartiere che invece rappresenta da subito.
Ovviamente non gli manca il plauso di tutti gli speculatori, ad iniziare dai proponenti questa nefasta opera.

Non intendiamo ribadire per la millesima volta quanto sia devastante questa CEMENTIFICAZIONE.
Solo, vogliamo dire che nel vento di cambiamento che percorre la città ci sta anche e soprattutto una diversa visione del rapporto dell’uomo con la città stessa. Se ne facciano una ragione anche i burocrati delle Associazione dei commercianti e pensino piuttosto a considerare un modo diverso dei rapporti produttivi e commerciali. Un nuova Società che veramente garantisca lavoro, dignità di vita e salvaguardia del territorio.



Pistoia 28 settembre 2012