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lunedì 19 settembre 2011

da La Nazione

San Bartolomeo, città divisa sul parcheggio

Centro sotto assedio, polemiche sul progetto: previsti 320 posti auto interrati su tre piani
Il progetto di un parcheggio a San Bartolomeo divide la città. CHE NE PENSI?
L'attuale parcheggio sito in via Porta al Pantano dietro la chiesa (foto T.Ciriolo/Fotocastellani)
L'attuale parcheggio sito in via Porta al Pantano dietro la chiesa (foto T.Ciriolo/Fotocastellani)
Pistoia, 17 luglio 2011 - Fa discutere e divide i pareri dei pistoiesi, l’ipotesi della realizzazione di un nuovo parcheggio interrato a San Bartolomeo. Residenti da una parte, Comunedall’altra, forte adesso del parere favorevole dei commercianti e, naturalmente, della Curia proprietaria dell’area sotto la quale è previsto la realizzazione della nuova struttura. Nel 'mezzo', con qualche eccezione, i vari esponenti politici, che stanno decidendo dove posizionarsi. Ma di cosa si sta discutendo esattamente? Quali i contenuti e le previsioni del progetto, tuttora all’esame degli uffici comunali?

La società 'Napoletana parcheggi', incaricata del progetto dalla Curia, vorrebbe realizzare un parcheggio interrato da circa 320 posti auto, sviluppato su tre piani utilizzando l’area che si trova dietro l’abside dell’antica chiesa di San Bartolomeo. Attualmente l’area è occupata da un campetto da calcio. Secondo l’amministrazione comunale, con questa operazione sarebbe possibile liberare piazza San Bartolomeo dalle auto (ad oggi sono presenti circa 50 stalli), come previsto dal piano particolareggiato per il centro storico. La superficie sopra il parcheggio dovrebbe quindi essere riqualificata con la realizzazione di un’area a verde attrezzata ad uso pubblico.

Una questione centrale, ancora da chiarire fino in fondo, è relativa all’ingresso: tutta l’area è circondata da strade piuttosto strette, come via Porta al Pantano, che potrebbero non sopportare il nuovo carico di traffico che il parcheggio è destinato ad attrarre. E’ tuttavia necessario notare che al momento la discussione ruota intorno ad un piano provvisorio. Il Comune ha ancora quasi tre mesi di tempo per analizzare e valutare il progetto presentato. Il verdetto finale dei tecnici non arriverà pertanto prima di settembre.

Qualora gli uffici di Palazzo di Giano diano parere favorevole al piano, l’iter per l’approvazione prevede anzitutto una nuova valutazione del progetto da parte della commissione urbanistica del Consiglio comunale, prima della presentazione all’assemblea per la sua adozione. Una volta adottato il piano, dovranno trascorrere 45 giorni durante i quali i cittadini potranno presentare suggerimenti o osservazioni che dovranno essere valutati prima dell’approvazione definitiva. Intanto, il Comune ha ritenuto di sottoporre alla valutazione di uffici comunali competenti, Provincia, Arpat, Soprintendenza e vigili del fuoco la proposta di piano presentata dai privati. Gli Enti hanno già richiesto di apportare integrazioni al piano, in particolare sugli aspetti che riguardano il traffico e l’organizzazione del cantiere.

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