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venerdì 2 marzo 2012

Lettera al Vescovo

Egregio Mons. Mansueto Bianchi,
spesso Ella ci trasmette perle di saggezza umana a riguardo della vita dell’uomo, improntati su “stili di vita più sobri”.


La cronaca locale non manca mai di comunicarci questi suoi calorosi appelli.

Ogni qualvolta vediamo sulla cronaca di questa bistrattata città articoli riferenti a Lei, con avidità ci gettiamo nella lettura, onde respirare a pieni polmoni quell’aria sana che Ella ci sa tanto bene trasmettere.

Tra di noi però un seme della discordia si fa largo e si trasmette come virus ancora sconosciuto.

Qualcuno osa mettere in dubbio che Ella sia a conoscenza di quanto i suoi uffici della Curia Vescovile stanno facendo in quel di San Bartolomeo.

Vogliamo poter pensare che Ella sia a conoscenza che negli Orti dell’ex Monastero di San Bartolomeo in Pantano, la Curia, in consorteria con una S.P.A. di Napoli, ai cui vertici han dovuto aprire una carta d’Italia per erudirli sulla collocazione geografica della nostra piccola città, intende edificare un Parcheggio Sotterraneo su tre livelli per una capienza di circa 340 posti-auto.

Non intendiamo tediarLa con la descrizione del progetto, con l’informazione che i bellissimi alberi presenti in loco verranno tutti abbattuti, con l’intercettazione della falda acquifera che questa opera comporta e il conseguente (eventuale) rischio idrogeologico a cui si sottopone tutta la nostra piccola città, con l’incremento del traffico veicolare che questa opera porterà nel quartiere di San Marco.

Una problematica però non ci possiamo esimere dal presentarLe: il CANTIERE.

Per l’edificazione di questa opera (ci permetta di comunicarLe che un terreno di 4.700 mq verrà scavato per una profondità di circa 12 METRI, con la conseguente asportazione di qualcosa come 53.000 mt. cubi di terreno. E l’inserimento di non meno di 10/15.000 metri cubi di cemento) occorreranno circa due anni di lavori; effettuando altresì una non piccola modifica di una porzione di creato.

I camion, di grossa capacità, in special modo per strade certamente non congegnate per si tanta proporzione e pesantezza, percorreranno Piazza di San Bartolomeo per immettersi nella stretta via del Pantano, mantenendosi ad una distanza dalla chiesa romanica di San Bartolomeo in Pantano a non più di 2/3 metri, e passando ad una distanza di meno di un metro dal campanile della stessa. Ripetiamo: quotidianamente circa 20/30 camion di grosse dimensioni, passeranno a ridosso della chiesa e del campanile di San Bartolomeo per almeno due anni. Veramente si vuol pensare che questo non possa (o potrà) avere effetti negativi sulla stabilità dei medesimi?

Vorremmo parlarLe anche dei problemi che prima il cantiere, poi il parcheggio crea a noi cittadini. Ma per questo richiamiamo l’Appello, che ha ottenuto la firma di circa 1.300 di residenti la parrocchia di San Bartolomeo come di tutta la città, consegnato ai suoi uffici della Curia Vescovile il 1 e il 7 dicembre, anche se il virus di cui dicevamo all’inizio ci pone il dubbio che Ella mai abbia preso visione di questo.

Diversamente saremmo portati a dare ragione a coloro che insinuano brutte parole sui suoi appelli all’utilizzo sempre più ridotto dell’auto, a non percorrere la strade cittadine dalle auto, al giusto utilizzo dei mezzi pubblici e delle biciclette.

Confidiamo in una sua lettura di questa e che voglia rispondere ai nostri dubbi sulla reale necessità di questo parcheggio, riuscendo a liberare dalla opinione che questa sia solo una opera Speculativa, ancorché di cementificazione, ancorché di peggioramento delle condizioni di vita dei residenti di tutta la zona orientale del Centro Storico.



Con ossequi Le porgiamo i nostri saluti


Pistoia 28 febbraio 2012

Comitato “NO Parcheggio Sotterraneo
San Bartolomeo in Pantano – PISTOIA

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