Per comprendere la lettera qui sotto riportata vi invitiamo aleggere il post di QUARRATAnews che trovate al seguente link:
http://quarratanews.blogspot.it/2013/10/parcheggi-pistoia-san-bartolomeo-e-area.html
RIMANIAMO
AL MERITO DI SAN BARTOLOMEO: BASTA PROPAGANDA E INTORBIDIMENTO DELLE
ACQUE SU UN PARCHEGGIO PALESEMENTE IMPRATICABILE E ORMAI SUPERATO
Francamente, ci rimane un
pò difficile rispondere a “cittadini”(?) che si nascondono
dietro l'ANONIMATO e
fomentano un tifo
casereccio più adatto ad uno stadio che ad un argomentato dibattito
di merito. Noi, che come Comitato abbiamo sempre agito, e sempre
agiremo, alla luce del sole, ci mettiamo nome e faccia, sopratutto
quando abbiamo raccolto le firme di più di 3.000 tra residenti del
quartiere e cittadini pistoiesi contro il parcheggio.
I nostri volantini li
distribuiamo con le nostre facce al mercato; ai presidi ci sono i
nostri corpi a volto scoperto e orgogliosi di combattere questa
battaglia per la salvaguardia dei beni ambientali, sociali e
artistici di Pistoia come l'area di San Bartolomeo in Pantano.
Perché chi tifa per il
parcheggio di San Bartolomeo si deve vergognare di mettere il proprio
nome? Di mettere la faccia? Perchè nascondersi dietro l'anonimato?
Sono forse “cittadini”(?) poco (o niente) interessati alla
qualità della vita dei residenti, ma piuttosto al lucro? Per niente
interessati alla salvaguardia di Pistoia, ma piuttosto alla
speculazione?
Ma lasciamo perdere le
domande, visto che è facile capire chi si nasconde dietro quel
“gruppo di cittadini” che tenta di esercitare ridicolepressioni
sull'amministrazione comunale seminando malcelati veleni e
rispondiamo invece alle loro acclarate falsità.
A) Nella
N.T.A. (Nota Tecnica di Attuazione) del P.R.G. (Novembre 2007) così
possiamo leggere a pagina 27:
4)....1.-
Interventi in sotterraneo – La realizzazione
di parcheggi sotterranei e di opere e locali interrati interferenti
con la falda dovrà essere preceduta da un monitoraggio della falda
acquifera e delle sue variazioni stagionali per poter prevedere, e
quindi prevenire, eventuali interazioni negative tra le strutture in
progettoe quelle esistenti.
Forse a questi
“cittadini”(?) ANONIMI risulta che sia stato effettuato un
monitoraggio sulla falda prima della concessione della fattibilità?
A noi, che abbiamo fatto della conoscenza la prima nostra base
dell'agire, NO!
Sicuramente lo sanno
anche lorsignori, ai quali però questo “piccolo fatto” non
interessa un bel niente.
Questo, cari
“cittadini”(?) ANONIMI, significa che la concessione della
fattibilità da parte degli Uffici competenti comunali è avvenuto in
contravvenzione agli stessi regolamenti comunali.
Come dire
ILLEGITTIMAMENTE!
E se non si è
Legittimati non si può affermare di essere nella Legalità.
Noi, che non ci
vergogniamo di mettere il nostro nome, siamo per la Legalità e la
Legittimità, che sempre abbiamo rispettato; intendiamo sperare che
lo vogliano essere anche questi “cittadini”(?) ANONIMI.
Sicuramente non lo sono
stati gli Uffici comunali competenti, nel loro doppio gioco e ormai
tra loro in guerra per bande, che questi ANONIMI frequentano.
Come siamo sicuri, visto
che le bugie hanno le gambe corte, che un giorno sapremo anche le
motivazioni (scambio di piaceri, regalie o cos'altro!) di tale
ILLEGITTIMITA'.
B) Il parere
favorevole della Conferenza dei servizi è stato dato contro il
parere sfavorevole dei residenti, delle associazioni culturali e
ambientali, della società civile. Naturalmente i “cittadini”(?)
ANONIMI diranno: e chi se ne frega?
Ma sopratutto la
conferenza dei servizi si è poggiata su documentazione FALSA, come
l'analisi della falda non ancora effettuata ma presentata nel 2011,
portando un documento raccattato su internet e cambiando la sola
copertina. Ma sopratutto dando per buona la documentazione di una
sola parte in causa: cioè la SPA che voleva effettuare la
speculazione. Altri Tecnici né altri pareri, men che meno né i
residenti nè i cittadini a volto scoperto mai si sono voluti
ascoltare.
- I “cittadini”(?) ANONIMI affermano che il Genio Civile ha dato parere favorevole. FALSO !Vediamo allora cosa scrive il Genio Civile:
“Si
comunica che a seguito dell'istruttoria eseguita sulla
documentazione depositata,
tenuto
conto di quanto sopra prescritto, le indagini geologiche sono state
eseguite in
conformità
alle direttive tecniche del Regolamento 53/R, pertanto si propone di
procedere
all'archiviazione del deposito in oggetto con esito positivo ai
sensi
dell'art.
9 c. 1 del Regolamento 53/R.”
E cosa dice l'art. 9 c. 1
del Regolamento 53/R? Leggiamolo insieme:
“Art.
9 - Esito del controllo
- Qualora dal controllo risulti che le indagini geologiche siano state effettuate in conformitàa quanto prescritto dalle direttive tecniche contenute nell’allegato A del presente regolamento, la struttura regionale competente dà comunicazione dell’esito positivo del controllo al comune interessato nei termini di cui all’articolo 6, comma 3, e provvede all’archiviazione delle indagini geologiche depositate.
Dunque,
quanto scritto dal Genio Civile significa solamente che le indagini
geologiche sono state effettuate nel rispetto del Regolamento 53/R.
Né più né meno.
Quello
che invece i “cittadini”(?) ANONIMI si dimenticano di dire è
racchiuso nell'ultimo capoverso della relazione del Genio Civile.
Ed allora lo riportiamo noi:
“Preme
sottolineare che con Decreto del Segr. Gen. n. 26 del 11/04713 sono
state
approvate
le modifiche alla perimetrazione delle aree a pericolosità
idraulica della
cartografiadel
PAI sulla base di uno specifico e dettagliato studio effettuato
dall'Autorità
di Bacino del Fiume Arno, risultando l'area in oggetto in zona
allagabile
per
eventi con tempo di ritorno di 200 anni (P1.2). Ricordato che tale
pericolosità non
era
nota prima di tale studio, si ribadisce il principiodi
precauzionegià contenuto nelle
norme
del Regolamento urbanistico (giustificato dai fatti durante i
recenti eventi alluvionali), secondo il quale i locali interrati non
sono ammessi in aree allagabili
per
tempi di ritorno minori od uguali a 200 anni”
E questo significa che il
parcheggio in San Bartolomeo non lo si può edificare, ossia “NON
E' AMMESSO” in quanto zona alluvionabile.
D) I
“cittadini”(?) ANONIMI parlano di un ex fosso, quando sanno
benissimo che trattasi di GORA. Che è cosa ben diversa da un
semplice fosso, e ciò chiude definitivamente la questione, a meno
che non si debba essere costretti a presentare un esposto alla
procura per far emergere la verità, cosa che abbiamo messo in conto.
Possiamo comunque invitarli a documentarsi, se non sulle Gore di
Pistoia nei secoli (su cui vi è abbondante letteratura) almeno sul
dizionario etimologico toscano. Precisiamo qui che le Gore, tutte,
sono per definizione di proprietà del Demanio. Un po' di conoscenza
forse non guasta neppure a lorsignori.
E la documentazione
fotografica e di archivio pubblicata tempo addietro sempre su questo
Blog -QUARRATAnews- ne è la testimonianza.
Se poi questi
“cittadini”(?) ANONIMI dispongono di una documentazione che
comprova il contrario, sarebbe opportuno che la facessero vedere.
Oppure anche questa loro documentazione è ANONIMA e non
rintracciabile ?
Potremmo continuare a
confutare le millantate pretese su San Bartolomeoma concludiamo
affermando che l'operazione che hanno inteso sviluppare questi
“cittadini(?) ANONIMI è quantomeno inopportuna.
Questi signori nel loro
intervento mettono a confronto due siti dove si potrebbe costruire un
parcheggio, per dimostrare che in quel di San Bartolomeo si è già
più avanti che nel sito dell'area ex Pupilli e per distoglere
l'attenzione della non fattibilità del primo.
In ogni caso gli
ricordiamo che la zona è interessata da un terzo sito: il parcheggio
dell'ex Ospedale del Ceppo. Che, come ci dice il termine, già
esiste, operativo da vari anni e si preta ad ospitare centinaia di
macchine per tutto il comparto del centro e limitrofi.
Ma sappiamo che a questi
“cittadini”(?) ANONIMI non interessa tanto avere un parcheggio a
disposizione in zona, che appunto già esiste, quanto piuttosto
intercettare i flussi finanziari relativi all'operazione “parcheggio
di San Bartolomeo” nonostante siano perfettamente consapevoli degli
insormontabili vincoli tecnici e dell'incompatibilità con gli
elementi urbanistici, nonché dei gravi rischi idrogeologici.
Se avessero sottoscritto
con i loro nomi avreste ben compreso le motivazioni che ci spingono
ad affermare che la velina proviene da dei privati, questo si, ma
interessati alla loro personale SPECULAZIONE sulla pelle e sulla
qualità della vita del nostro quartiere.
Pistoia 20 Ottobre 2013
Comitato NO PARCEGGIO SOTTERRANEO
San Bartolomeo in Pantano - PT